La crisi economico-finanziaria, che dilaga al di là dei confini nazionali, e la distanza, il vuoto che la politica ha creato tra essa e la società civile, hanno infranto i sogni e le speranze, il presente e il futuro di milioni di persone e famiglie. Oggi più che mai occorre costruire un nuovo paradigma concettuale sul quale pensare e realizzare una “nuova realtà”. Scendiamo in campo con uno spirito propositivo, per dimostrare e avanzare alle istituzioni nuovi modelli di crescita del territorio. In questa palude culturale, dominata dall’egemonia dei centri commerciali, in cui i cittadini rivendono il loro tempo libero al capitale, affogando le loro emozioni in un Big-Mac, pensiamo sia giunto il momento di far conoscere al mondo il sapore della nostra filosofia. La nostra visione di futuro si prospetta su uno scenario in cui lo sviluppo sociale, economico e culturale sia fondato su un riavvicinamento alla terra, ai suoi frutti e ai suoi valori, ripensando ad una diversa concezione di vita e di lavoro, in cui venga dato più spazio alle “semplici cose”, al contatto diretto con la natura e alla valorizzazione delle risorse locali.